97. Salpare

Ti è mai successo nella vita di stare in qualcosa che poi, tuo sommo malgrado, hai deciso di smettere? Ti è mai capitato di svegliarti un mattino e sentire che ogni parte di te grida che non c’è soluzione e implora veemenza? Esistono cose che non sai mettere via e nemmeno puoi cingere, che ti dividono in due e ti solcheranno negli anni. Almeno finché non saprai raccontarle.

A fregarmi, in questi giorni, è la neutralità dei colori. Voglio dire, il fatto che né il bianco né il nero prevalgano. È tutto semplicemente chiaro, vergognosamente limpido. Di quelle epifanie trasparenti che non fanno nemmeno rumore. E dimmelo un po’ come posso tacere, con un nome che, tra le varie cose, ha a che fare col vero. So che vorrò scoccarlo questo dardo, non c’è niente da fare. Lo sento da dentro, è questione di tempo.

Una cosa che amo di me, una delle poche, è che sono decisa. Impiego lentezza ad arrivare alla scelta, ma quando l’afferro non c’è appiglio che regga. Persino mia madre lo dice, nelle sue sporadiche lodi. Dice che non avrà mai paura per me, perché so quello che voglio. E non ho paura di prendermelo.

Ieri c’è stato un momento in cui il parquet si è mischiato alle travi. Quel tuo istante di luce negli occhi, il tempo sospeso tra un sospiro e il terrore di essere letta attraverso. Ho sperato più forte, ho imprecato altrettanto. La fine e l’inizio in un solo secondo. Dopodiché, ti sei spento.

Mi guardo le dita e non vedo più colpa. Dopotutto la vita è questione di tempo. Quello d’indulgere e precipitare, quello di lavare via la salsedine e quello per salpare. Vedo le pieghe delle mie gonne giocare, cantando in coro di lidi inattesi. Infine, era ora.

Avevo nostalgia di un posto e adesso so qual è.

2 pensieri su “97. Salpare

  1. ciao cara, sempre un piacere leggerti.
    io come te, una lumaca nel prendere le decisioni, ma poi non mi volto. l’ho presa, l’ho maturata. è per me stessa, la mia ancora di salvezza. non posso più andare avanti così, nell’attesa di qualcosa che non c’è e forse non ci sarà mai. devo pensare a me e finire di ricomporre i pezzi lasciati in una dura e sbagliata convivenza (finita ormai un anno fa).
    lo amo, da morire, ma è sbagliato per me. non so no pronta io non è pronto lui e insieme stiamo solo incasinando tutto.
    un bacione mia cara..
    ho aperto anch’io un blog su wordpress, i n cui buttare le mie ansie se ti va di leggerlo senza impegno sia chiaro ti lascio il link.. http://www.arcobalenoalina.wordpress.com

  2. Mia cara,
    è sempre un piacere trovarti. Seguirò volentieri i racconti di te.
    Sul mio post e su quello che dici faccio un po’ fatica ad aggiungere altro. Di quelle fatiche che fai quando le ferite bruciano e puoi solo soffiare. Tengo per me i tuoi pensieri, li tengo stretti.

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