In questi giorni ho avuto occasione di rimanere un po’ più in casa ed ho riscoperto quanto sia rilassante potersi prendere cura di sé, chiudendo fuori dalla porta il caos e la frenesia e seguendo solo i propri ritmi. Ma un’altra cosa di cui ho avuto modo di ricordarmi, ahimè, è quanto i vicini gridino. Urlano tutto il tempo, mentre sono al telefono, quando parlano fra loro, nelle discussioni, se non addirittura in litigi furibondi. E se non strillano, fanno in modo che siano comunque le loro stupide televisioni a farsi sentire al posto loro.
Tutto questo si ricollega perfettamente a ciò che scrivevo ieri. I miei cari vicini sembrano ignorare l’utilizzo di un tono calmo e pacato, ed il loro modo continuo di scannarsi pare rappresentare in pieno i livelli, ormai alti, di stress e nevrosi raggiunti dal cittadino metropolitano medio.
Ma perché, mi chiedo io. Perché non rallentano un po’ per riprender fiato ogni tanto? Io non voglio essere così. Che sia tra 5, 10 o 15 anni, non voglio diventare come loro per nessun motivo al mondo.
E proprio per questo, sempre ricollegandomi a quanto dicevo ieri, ho deciso di iniziare da Lui. Perché se saremo ancora insieme, tra un tot d’anni non voglio ritrovarmi anch’io a fare a gara per chi sovrasta di più il tono dell’altro. Io voglio continuare ad ascoltarlo come ho sempre fatto, e mi piacerebbe che anche Lui facesse altrettanto.
Solo che per far sì che ciò avvenga, o quanto meno per tentare tutto il possibile, in questo momento sento impellente il bisogno fargli sapere tutte quelle piccole cose che mi passano per la mente, ma che non gli ho mai detto, semplicemente perché le ho sempre reputate futili e trascurabili. Devo appunto tirar giù tutto anche con lui.
Per me compiacere gli altri è sempre stato al primo posto e, vista la mia indole diplomatica e accomodante, sacrificarmi e accontentarmi non è mai stato un peso. Ora, sacrificarmi e accontentarmi sono di certo 2 parole un po’ grosse, ma diciamo che le mie insoddisfazioni le ho anch’io, ed il fatto che non costituiscano degli scogli insormontabili non vuol dire che debba per forza ignorarle.
Dopo mesi, vorrei smettere di rassicurarlo ogni volta che facciamo l’amore ed ammettere finalmente ad alta voce che il sesso con lui non mi soddisfa. Vorrei dirgli che non è colpa sua se madre natura non l’ha fatto alto 1 metro e 90 e con due spalle larghe così, ma se comunque buttasse giù un po’ di pancia sarebbe già un ottimo punto di partenza. Vorrei dirgli che ormai ne ho le scatole piene di partecipare ad imprevisti summit con gli amici sul calcio e gli farei notare che, se lui apre il suo libro non appena io inizio a guardare Il lago dei cigni, io, al contrario, rimango a guardare e mi sforzo di capire quando tenta di spiegarmi di nuovo le regole del Texas hold’em. Vorrei ricordargli che 7 anni insieme non sono una scusa buona per dare determinate cose per scontate e che, anche se so quanto io per Lui sia al primo posto, vorrei sentirmi una piccola principessa ogni giorno. E per far sì che ciò avvenga, dovrei spiegargli una volta per tutte come sia necessario il giusto mix di galanteria, follia ed un pizzico di crudeltà (prendi una donna e trattala male!), ma qui la vedo già più dura. E che mi viziasse un po’ di più, perché se c’è una cosa che manca è proprio quella. Per non parlare della prevedibilità… Non bisogna aspettare una festa per far regali, ancor di più se poi ci si fa sgamare regolarmente.
Immagino che tutta questa sfilza di cose diano un’immagine pessima di lui e un’idea capricciosa di me, ma non credo sia così. Lui non è affatto male. E’ dolce, comprensivo, mi capisce come nessun altro saprebbe fare, e poi a modo suo ce la mette tutta. E’ la mia casa, la mia dimora, ma ultimamente tutta questa sedentarietà mi sta facendo venir voglia di avventure in tenda.
Per quanto riguarda me, beh, ditemelo voi se esagero; sarei curiosa di saperlo. Ma in ogni caso sento di dover fare qualcosa, perché non ne posso più di sospirare guardando i baci degli altri, quando la triste realtà è che un bacio di quelli veri non ce lo daremo da qualche settimana. E poi sarò anche capricciosa, ma comunque vorrei ricordare che in quello che avrebbe dovuto essere il mio tempo delle mele, io ero già li a far la fidanzatina seria, tranquilla e fedele. Perciò non me ne vogliate se ogni tanto mi mordo la lingua quando un bel pezzo di cristiano mi si para davanti interessato… Almeno gli ormoni saranno liberi di andare in subbuglio!
E’ per tutti questi motivi che ho bisogno di parlargli, perché devo dare una scossa alla mia vita e Lui ne occupa una gran bella parte. Tanto non sarà una di quelle discussioni aut… aut, non ho intenzione di porlo difronte ad un bivio. Se anche non riuscisse a cambiare più di tanto (e comunque non è che mi faccia grandi illusioni), la realtà è che io lo amo già per quello che è ed il mio futuro non lo vorrei con un altro. Non per ora.
Spero solo di trovare le parole giuste per rendere bene l’idea ed evitare di ferire il suo orgoglio pur sempre maschile. Qualcuno ha dei consigli? Fatemi l’in bocca lupo, vi prego.
ciao kara..è la prima volta ke passo per iltuo blog..interessante il post..molto..a mio parere quando c’è la certezza in amore si perde quel pizziko di follia ke in un rapporto è vitale..dare troppe kose per scontato..è kome essere arrivati e sentirsi ormai appagati e sai bene quanto nell’indole umana siamo tutti un po ‘inklini a raggiungere sempre nuovi obiettivi ke ci diano nuovi entusiasmi per andare avanti..più ke parlargli..io lo stuzzikerei un po’..proverei a fargli kapire ke sono una donna..attraente e ke potrebbe perdermi da un momento all’altro..nn starei sempre lì ai suoi piedi..komincerei a dire qualke no insomma..proverei a pensare di più a me stessa..un’uscita improvvisa con le amike..un parrukkiere fuori programma…magari..lo skuoti un po!skusami sempre esagerata sono!!!bacio forte e in bokka al lupo!!
Sembra che lo abbia scritto io (a parte rapide incursioni nel calcio e nel poker che io per fortuna non ho). Dunque, vorresti un consiglio su come affrontare il discorso? Spiacente, non ci sono mai riuscita io, dunque non posso consigliare neppure te. Abbiamo sbagliato a "viziare" i nostri compagni con delle sicurezze false, abbiamo sbagliato ad addossarci la responsabilità della loro felicità, abbiamo sbagliato ad esserci sempre, comunque, dovunque, a comando come un pacchetto di sigarette in tasca. Ecco, solo che qui mi pianto. Come si fa a disabituarli al comfort e farli di nuovo "scendere nel gioco"? Ci proveremo assieme, per tentativi, e speriamo di essere fortunate e sagge.
Grazie ragazze, ci mediterò su.Il punto è che V non è esattamente dimentico del fatto che io sia una donna o del fatto che non debba fargli da colf… Come dire, io sola con le mie amiche esco già, il mio corpo lo curo cmq molto (a parte alcuni momenti di sballo in cui sono incappata in quest’ultimo anno) ed indipendentemente dagli incontri con lui, piuttosto che il telecomando, lui non si è mai azzardato ad intimarmi di alzarmi e prenderglielo… E’ dura da spiegare! V è già semiperfetto di per sé, è davvero fantastico. E’ solo che alla lunga, come avete capito voi stesse, le cose si appiattiscono, la verve inizia a scemare, ed un bel giorno realizzi che un po’ di farfalle nello stomaco le pagheresti a prezzo d’oro, se potessi.Infatti è anche per questo che non so bene come prenderlo… Magari dopo vari tentativi, mi renderò conto che alla fine il destino di una coppia a lungo termine sia un po’ quello. Per ora però non voglio arrendermi, non adesso che sono ancora così giovane, non quando ho ancora tutta la vita e potenzialmente tutti i principi azzurri possibili davanti.Vi terrò aggiornate.
…da dove iniziare…ho preso una pausa dal mio fidanzato dopo 3 anni di amore vero… quello idilliaco che ti fa pensare che sarà per tutta la vita, anche se impegni su un altare non ne vuoi prendere… oggi mi trovo in una totale aplasia sentimentale, scavata dal di dentro e privata di un regalo che il destino aveva fatto a me… la scelta presa è stata giusta e conocrde da entrambe le parti: non sapevamo se eravamo ancora felici l’una con l’altro e volevamo non dare più per scontato quel entimento così prezioso… sono passati pochi giorni ed annaspo… ma tengo duro, per lui, per noi, ma soprattutto per me stessa! ho bisogno di sapere che posso contare solo sulle mie forze… fatta questa premessa ti consiglio di riflettere attentamente soprattutto sulla tua felicità, non per egoismo, ma perchè è solo con te che vivrai per sempre… in bocca la lupo!
Anche se in ritardo, grazie mille per il consiglio e soprattutto per aver condiviso con me la tua esperienza.Ci ho riflettuto a lungo e alla fine ne abbiamo parlato. A distanza di 2 settimane posso dire che va molto bene, meglio. Certo, non m’illudo che gli alti durino per sempre, ma solo il fatto che abbia capito al volo l’antifona non è poco. Per niente.Cmq nei prossimi giorni vi racconterò tutto per bene. Purtroppo nelle ultime 2 settimane ho lavorato anche il weekend e mi è mancato il tempo fisico per fermarmi a scrivere.Un bacio e buon fine settimana!